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Salvadori Giulio. Mosio (Mantova), 1918-1999. Pittore. Si diploma all'Istituto Magistrale di Parma ma guarda con particolare interesse al campo dell'arte, avvicinandosi soprattutto al pittore Carlo Mattioli. Nel corso di successivi soggiorni a Parigi, conosce l'arte di Picasso, Modigliani e dei Fauves ed è attratto, negli anni Trenta, dal movimento espressionista tedesco della Brücke.

 

Nel 1936 vince gli Agonali dell'Arte. Al ritorno dalla campagna di Russia, intrattiene frequenti contatti con alcuni protagonisti dell'arte italiana alla metà del secolo – Carrà, Birolli e Guidi – e nel 1945 partecipa alla Mostra della Libertà in Palazzo Ducale, a Mantova.

 

È più volte presente al Premio Suzzara, dove risulta fra i vincitori nel 1949, 1959 e 1961. Nel 1966 e 1968 vince il Premio Treccani. Seguono diverse personali e collettive, culminate nella mostra postuma dedicatagli dal Museo d'arte moderna di Gazoldo nel 1999.

 

Le sue composizioni sono stilisticamente vicine all'espressionismo e al primitivismo; attraverso una figurazione aspra e nettamente scandita, l'artista tratta soprattutto il tema del paesaggio e quello della natura nei suoi rapporti con l'uomo.

 

Bibl.: A. Genovesi, Il pittore Giulio Salvadori, Asola, Galleria B&B, 1985; Salvadori. Le donne, Canneto sull'Oglio, 1997; M. Corradini, La vicenda artistica di Giulio Salvadori, Gazoldo degli Ippoliti, Museo d'arte moderna, 1999.

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